La differenza tra stress e ansia

La differenza tra stress e ansia

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Sia lo stress che l’ansia sono risposte emotive e psicofisiche. Lo stress è tipicamente causato da un fattore esterno che richiede alla persona molte energie per essere fronteggiato. La causa dello stress può essere a breve termine: come una scadenza di lavoro o un litigio con un familiare, o a lungo termine, come la disoccupazione, la discriminazione, una malattia cronica, oppure come nel momento attuale la pandemia di Covid19 che da mesi ci fa vivere in uno stato di emergenza continuativo.

Le persone sotto stress sperimentano sintomi mentali e fisici, come irritabilità, rabbia, stanchezza, dolore muscolare, problemi digestivi e difficoltà a dormire. La reazione allo stress è normale e non va patologizzata, l’importante è saper riconoscere i segnali dello stress e mettere in atto strategie di recupero quotidiane.

L’ansia, invece, è definita da preoccupazioni persistenti ed eccessive che non vanno via anche in assenza di un fattore esterno di minaccia o pericolo.

I sintomi dell’ansia sono quasi identici a quelli dello stress: insonnia, difficoltà di concentrazione, affaticamento, tensione muscolare e irritabilità. L’ansia in più ha caratteristiche di forte rimuginio mentale, pensieri catastrofici e paure.

Sia lo stress lieve che l’ansia lieve rispondono bene a strategie di coping simili per far rientrare i sintomi: attività fisica regolare, dieta sana e varia, limitare caffè e sigarette, una buona igiene del sonno e tecniche di rilassamento.

Se il vostro stress o l’ansia non rispondono a queste tecniche di gestione, o se sentite che lo stress o l’ansia stanno influenzando il vostro funzionamento quotidiano, le vostre relazioni e l’umore, considerate la possibilità di parlare con un professionista della salute mentale: lo psicologo può aiutarvi a capire se avete un disturbo d’ansia specifico e non solo un momento passeggero di stress.

I disturbi d’ansia differiscono dalle sensazioni di ansia a breve termine per la loro gravità e per la durata: l’ansia tipicamente persiste per mesi e influenza negativamente l’umore e il funzionamento nella vita quotidiana. I disturbi d’ansia sono molto comuni nelle persone. Alcuni disturbi d’ansia, come l’agorafobia (la paura degli spazi pubblici o aperti), possono portare la persona a evitare attività piacevoli o necessarie (entrare in ascensore per andare la lavoro).

Uno dei disturbi d’ansia più comuni è il disturbo d’ansia generalizzato che consiste nell’avere preoccupazioni eccessive e difficili da controllare, che si verificano la maggior parte dei giorni per sei mesi. La preoccupazione può saltare da un argomento all’altro e limitare molto le scelte di vita. Il disturbo d’ansia generalizzato è anche accompagnato dai sintomi fisici dell’ansia.

Un altro tipo di disturbo d’ansia è il disturbo da attacchi di panico, che è caratterizzato da improvvisi attacchi d’ansia acuti che creano una reazione molto intensa a livello corporeo: sudore, tachicardia, senso di fiato corto, arti freddi, tremori.

L’ansia può anche manifestarsi sotto forma di fobie specifiche (come la paura di volare o dei cani) o come ansia sociale, che è caratterizzata da una paura pervasiva delle situazioni sociali in cui si teme di essere giudicati.

Cosa fare?

I disturbi d’ansia possono essere trattati con la psicoterapia, i farmaci o una combinazione dei due. Uno degli approcci terapeutici più utilizzati è la terapia cognitiva comportamentale, che si concentra sul cambiamento dei modelli di pensiero negativi legati all’ansia, sull’apprendimento di tecniche di rilassamento e sull’aumento della tolleranza dei sintomi. Un altro trattamento è la terapia dell’esposizione, che comporta il confronto con i fattori scatenanti dell’ansia in modo sicuro e controllato.

Autore: Nicole Adami

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Nicole Adami – Psicologa, Psicoterapeuta | © 2021